Violenza contro i medici, la FNOMCEO promuove il docufilm “Notturno”

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCEO) promuove il docufilm “Notturno” per sensibilizzare sul tema della violenza contro i medici e gli operatori sanitari vittime di aggressioni.

“Notturno”, diretto da Carolina Boco, prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production, in collaborazione con FNOMCEO, è il racconto dei medici in prima linea per scelta ma ostaggio di una condizione di insicurezza e solitudine. Il racconto, girato di notte durante una guardia medica, mette insieme le testimonianze di medici che sono stati vittime di aggressione con il commento di alcuni giornalisti, intercalandoli con parti di film di finzione. Quello della violenza contro i medici e gli operatori della salute è un tema attuale in molte regioni italiane, come ad esempio in Campania, ma trasversale e che è al centro di numerose iniziative di categoria.

Mercoledì 5 febbraio la presentazione alla Camera dei Deputati

Il docufilm “Notturno” sarà presentato in anteprima nazionale mercoledì 5 febbraio alle 15.30 nell’Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in Via di Campo Marzio 78 a Roma.

“Il docufilm vuole stimolare i decisori ad avviare una riforma”

In merito il presidente della FNOMCEO, Filippo Anelli, ha dichiarato: “Il 5 febbraio, alla Camera dei Deputati, presenteremo, alla Stampa e alle Istituzioni, il docufilm “Notturno”.  Un film-denuncia sulla violenza contro i medici, ma soprattutto sulla solitudine, su una organizzazione che lascia i professionisti da soli. Il docufilm, fortemente voluto e promosso dalla FNOMCEO, ha l’obiettivo di far riflettere tutti sullo stato in cui versa la professione, soprattutto in alcuni ambiti come la continuità assistenziale e i pronto soccorso, e vuole stimolare i decisori a invertire la rotta, avviare una riforma soprattutto delle aree più critiche della professione”.

Il produttore della Draka, Corrado Azzollini, ha aggiunto: “Il cinema è una forma d’arte ma anche un potente mezzo di comunicazione e per questo abbiamo creduto fosse giusto sposare un tema divenuto così urgente nella cronaca di tutto il paese, un problema di enorme rilevanza sociale, culturale e politica. Non siamo abituati ad ascoltare i medici che parlano delle loro paure, delle loro difficoltà… Forse inconsciamente crediamo che siano invincibili eppure sono persone, che meritano di lavorare in sicurezza”.

Tra le testimonianze quella del marito della psichiatra uccisa da un paziente

Hanno preso parte al docufilm “Notturno” l’attrice Maria Grazia Cucinotta, e i giornalisti Massimo Giletti e Gerardo D’Amico. Al centro del progetto, le voci di medici che hanno subito direttamente violenza durante un turno di lavoro: Giovanni Bergantin, medico di medicina generale, preso a calci e pugni da un paziente; Ombretta Silecchia, minacciata con una pistola durante l’attività di guardia medica; Vito Calabrese, marito della dottoressa Paola Labriola, psichiatra, uccisa da un suo paziente.

 

In foto Maria Grazia Cucinotta in una scena del docufilm