Efficacia e sicurezza della dieta chetogenica nell’età adolescenziale

Per dieta chetogenica si intende un intervento dietetico che induce la formazione di corpi chetonici grazie all’introduzione di <50g di carboidrati al giorno, mentre non esistono vincoli legati all’introduzione di grassi e proteine.

Come funziona la dieta chetogenica

Durante la dieta chetogenica, dopo l’esaurimento delle scorte di glicogeno, l’aumento del glucagone stimola la lipolisi del tessuto adiposo con l’immissione in circolo di acidi grassi che vengono successivamente ossidati ad Acetil-coenzima A, dal quale si generano i corpi chetonici (acetone, acetoacetato e β-idrossibutirrato).  Quest’ultimi esercitano diversi effetti:

  • Energetico in quanto substrato per il cervello, del quale vanno a coprire l’80% del fabbisogno
  • Psicotonico e antidepressivo, con aumento del senso di veglia e delle capacità di concentrazione e attenzione
  • Anoressizzante in quanto i corpi chetonici, per stimolazione del centro di sazietà nell’ipotalamo, inducono un fisiologico effetto antifame, con inibizione dell’appetito a partire dal 2-3 giorno dell’inizio della dieta.

Nelle diete chetogeniche dunque i lipidi endogeni rappresentano la principale fonte di energia ed il loro catabolismo continua fino ad una loro consistente riduzione.

Gli interventi dietetici basati sulla riduzione del contenuto glucidico rappresentano senza dubbio il modello dietoterapico che sta suscitando il maggiore interesse in diversi ambiti terapeutici. Le evidenze suggeriscono che l’effetto terapeutico non derivi solo dalla chetosi in sé ma anche dall’azione esercitata dalla restrizione calorica. In particolare, la restrizione calorica sembrerebbe svolgere un effetto determinante sia in ambito oncologico che neurodegenerativo in quanto in grado di influenzare positivamente i processi flogistici, la proliferazione cellulare, l’invecchiamento telomerico e la resistenza allo stress1.

Quello tra dieta ed adolescenza è un binomio delicato, da affrontare con le dovute accortezze perché spesso difficile da gestire. L’adolescenza è infatti un momento complesso, in cui il rapporto con il cibo può incrinarsi e diventare difficile, coinvolgendo tanti aspetti della vita dei più giovani. Leggendo i testi di storia della medicina scopriamo che l’utilizzo della chetosi a scopo terapeutico ebbe inizio a partire dagli anni ’20 del secolo scorso per la gestione dell’epilessia infantile farmacoresistente fornendo buoni risultati e garantendo un adeguato livello di sicurezza.

La dieta chetogenica utilizzata come terapia dietetica, necessita una riduzione dell’apporto dei grassi e carboidrati ed un normale apporto proteico in relazione anche all’età e non solo al peso (regime ipolipidico e normoproteico).Con queste premesse, è facile immaginare come possa intervenire anche nei percorsi di cura dell’obesità degli adolescenti, ma a patto che vada utilizzata come una vera e propria terapia e quindi sotto stretto controllo sanitario.

La recente Consensus Statement della Società Italiana di Endocrinologia ha dedicato un paragrafo sull’efficacia e sicurezza della dieta chetogenica in età pediatrica/adolescenziale, rimarcando come la quest’ultima dovrebbe essere considerata una opzione terapeutica nei bambini/adolescenti epilettici che hanno subito un drammatico aumento di peso in seguito al trattamento farmacologico e nei ragazzi con elevati livelli di insulino-resistenza e/o comorbidità, non responsivi alla dieta standard2.

Gli studi presenti in letteratura dimostrano infatti che oltre al miglioramento della pressione sanguigna, del profilo lipidico e glucidico, i ragazzi obesi trattati con dieta chetogenica non hanno riportato gravi effetti collaterali3.

In conclusione, la dieta chetogenica, se prescritta nei modi adeguati, può essere un valido aiuto per gli adolescenti, non solo per riappropriarsi di una forma fisica salutare e di autostima, ma anche per riscoprire un rapporto con il cibo sereno, imparando ad alimentarsi correttamente.

Gli autori

La vignera
Sandro La Vignera e Laura Cimino, Unità Operativa di Endocrinologia “Policlinico G. Rodolico” – Università di Catania

Bibliografia

  1. Lu Y, Tao F, Zhou MT, Tang KF.The signaling pathways that mediate the anti-cancer effects of caloric restriction.Pharmacol Res. 2019 Mar;141:512-520.
  2. Caprio M, Infante M, Moriconi E, Armani A, Fabbri A, Mantovani G, Mariani S, Lubrano C, Poggiogalle E, Migliaccio S, Donini LM, Basciani S, Cignarelli A, Conte E, Ceccarini G, Bogazzi F, Cimino L, Condorelli RA, La Vignera S, Calogero AE, Gambineri A, Vignozzi L, Prodam F, Aimaretti G, Linsalata G, Buralli S, Monzani F, Aversa A, Vettor R, Santini F, Vitti P, Gnessi L, Pagotto U, Giorgino F, Colao A, Lenzi A; CardiovascularEndocrinology Club of the Italian Society of Endocrinology.Very-low-calorie ketogenic diet (VLCKD) in the management of metabolic diseases: systematic review and consensus statement from the Italian Society of Endocrinology (SIE).J Endocrinol Invest. 2019 Nov;42(11):1365-1386.
  3. Sondike SB, Copperman N, Jacobson MS.Effects of a low-carbohydrate diet on weight loss and cardiovascular risk factor in overweight adolescents.J Pediatr. 2003 Mar;142(3):253-8.