Un laser per la cura del paziente Covid, la scoperta di un gruppo di ricercatori internazionali. C’è un italiano.

Uno studio pubblicato sul Journal of Biosciences and Medicines dal titolo “Photodynamic Therapy with Phthalomethyl D: Perspectives against SARS-CoV-2” svelerebbe il potere di una particolare laserterapia per stimolare i processi di guarigione, riparazione e immunomodulazione durante l’infezione virale da Sars CoV-2, favorendo la risposta infiammatoria inizialmente e, dopo, contribuendo al profilo di risposta antinfiammatoria. Una terapia che sfrutterebbe il potere e la grande capacità del sistema immunitario di recepire la stimolazione di un fascio laser a particolari lunghezze d’onda e combattere l’infezione virale.

La ricerca è stata svolta da un team internazionale di ricercatori, tra cui un italiano. Marcus Vinicius de Mello Pinto, Carlos Henrique Machado Bittencourt Silva,
Aline Ronis Sampaio, Miriam Viviane Baron, Alexandre Gomes Sancho, Esteban Fortuny, Lizia Fabiola Almeida Silva, Felice Picariello, Rogério Mendonça de Carvalho, con la regia dell’Università di Caratinga in Minas Gerais in Brasile, da mesi lavorano a questo progetto di ricerca che sta guadagnando grande attenzione da parte della comunità scientifica.

L’auspicio dei ricercatori è, al fine di comprendere meglio questi meccanismi, la conferma da nuovi studi che utilizzano tecniche di biologia molecolare e cellulare per identificare più accuratamente la cinetica dell’infiltrato infiammatorio e il pattern delle citochine coinvolte nell’infezione da SARS-CoV-2. L’obiettivo è avviare una sperimentazione clinica con un follow-up di 6 mesi per tutti i pazienti sottoposti a questa nuova e promettente tecnica terapeutica.