Neoplasie neuroendocrine: prosegue la ricerca del gruppo NIKE (VIDEO)

A che punto è la ricerca? Lo spiegano gli studiosi in una video testimonianza esclusiva per Ricerca & Salute

La pandemia non ferma il lavoro del gruppo di lavoro NIKE Neuroendocrine Tumors, Innovation in Knowledge and Education impegnato da anni nella ricerca e la cura nel campo delle neoplasie neuroendocrine (NEN).

Dal 30 novembre al 2 dicembre si è svolta online la sesta edizione del convegno nazionale NIKE con la partecipazione di importanti medici e ricercatori italiani, appartenenti a diverse branche specialistiche, che hanno dato vita a momenti di confronto e approfondimento fondamentali per la ricerca e la cura delle NEN.

Cosa sono le NEN?

Le NEN sono un gruppo eterogeneo di neoplasie che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino diffuso, localizzate in vari organi e tessuti e implicate in attività regolatorie di tipo endocrino, paracrino e neurocrino.
Se negli ultimi 40 anni si è registrato un aumento di circa 7 volte dell’incidenza di questi tumori, grazie agli avanzamenti nella diagnostica radiologica, medico nucleare e anatomopatologica, nell’ultimo decennio le NEN sono probabilmente il sottogruppo di neoplasie in cui si sono registrati i più sensibili progressi nel trattamento medico.
In questo processo, il ruolo della ricerca integrata endocrinologica ed oncologica e della multidisciplinarietà ha rappresentato il fattore determinante.

Gli studiosi

Il gruppo di coordinamento dell’iniziativa, ormai pluriannuale, è composto da Andrea Lenzi, docente dell’Università La Sapienza di Roma, il quale ha offerto a Ricerca & Salute il suo punto di vista sullo stato della ricerca medico-scientifica in Italia; Annamaria Colao, docente dell’Università Federico II di Napoli e scienziato ai vertici della neuroendocrinologia europea; Andrea Isidori della Sapienza, e Antongiulio Faggiano, della Sapienza, che traccerà il bilancio dei risultati raggiunti e delle sfide che ancora attendono la ricerca sulle NEN.

La video-testimonianza

ll professore Antongiulio Faggiano, dell’Università di Roma La Sapienza, in un contributo video per Ricerca & Salute ha commentato i risultati del convegno e le prospettive future